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2020: pandemia in atto, incertezza economica, tagli di budget. Nonostante tutto la Customer Data Platform è sempre più in espansione.

Il Covid-19 ha generato un cambiamento nel comportamento e nelle abitudini dei clienti, creando di conseguenza, un afflusso di dati del tutto nuovi.

I clienti pretendono di più, vogliono che i brand li capiscano e presentino un’offerta altamente personalizzata.

Le piattaforme per la gestione ed analisi dei dati dei clienti sono per cui diventate un elemento tecnologico essenziale, così da sfruttare il loro valore e permettere ai brand di adattarsi e ripartire in questa “nuova normalità”.

Nelle organizzazioni di certo non mancano gli strumenti per raccogliere i dati, quello che manca è la capacità di tradurli in informazioni utilizzabili per creare delle esperienze d’impatto ed un’offerta adeguata, che soddisfi le esigenze dei clienti, dando risultati tangibili.

I canali da cui trarre i dati aumentano sempre di più, ed è necessario integrare tutte queste fonti per avere un output di valore.

Uno strumento adeguato è in grado di disegnare il profilo dell’utente e le sue interazioni con il brand, al fine di creare un’offerta coerente alla domanda attuale.

Secondo una ricerca di Wunderman, il 35% dei consumatori del Regno Unito è disposto a fornire più dati personali qualora migliorasse la customer experience, ed il 37% afferma di avere maggiori probabilità di effettuare un acquisto grazie ad un annuncio pertinente e personalizzato.

Tanti brand preferiscono attuare strategie che permettano di ottenere risultati celeri.

Il valore che genera però l’introduzione di una Customer Data Platform ha bisogno di tempo, dai 12 ai 18 mesi come minimo.

Proprio per questo, specie in un periodo storico come quello che stiamo vivendo, è importante prevedere sia degli obiettivi a breve che a lungo termine.

Nel breve, è necessario utilizzare strategie capaci di incrementare le vendite, abbassando i costi.

In quello lungo invece è importante avere una visione sui possibili scenari futuri e sull’evoluzione del mercato, e dotarsi dei giusti strumenti, come ad esempio l’intelligenza artificiale, il machine learning e l’automation.

In ogni caso, la Customer Data Platform può offrire dati di qualità che creano un valore tangibile nelle strategie di marketing.

Concludo enfatizzando un sondaggio di Forbes, in cui si rileva che la maggior parte delle organizzazioni sta puntando sulle Customer Data Platform ed il 78% degli intervistati ha appena sviluppato o ne sta sviluppando una: il nuovo consumatore ha bisogno di una chiara visione a questo livello, affinché possa essergli proposta un’ottima experience ed un’offerta totalmente personalizzata sul suo profilo e sulle sue esigenze.

In questo modo sarà possibile per le organizzazioni gestire le complessità attuali ed assicurarsi un aumento di profitto e una loyalty che duri nel tempo.