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2022. Molte organizzazioni ora non guardano allo smart working come una modalità di lavoro occasionale,ma piuttosto come un qualcosa di permanente. 

La spinta alla digitalizzazione ed allo smart working che abbiamo vissuto negli ultimi due anni non deriva da delle scelte strategiche del CEO, del COO o del CIO, ma da una pandemia imprevedibile ed inimmaginabile.

Questo comporta la necessità non pianificata delle organizzazioni di trovare un modo per lanciare le iniziative strategiche nonostante la distanza.

È essenziale avere un piano strategico che dia direzione alle attività e sia in grado di rendere l’azienda coerente con il forte cambiamento attuale.

Ma non basta. È fondamentale garantire la continuità nell’esecuzione, e la gestione della stessa con l’eventuale implementazione di nuove strategie, soprattutto quando è necessario sviluppare dei piani di lavoro remoto. 

Come?

Partiamo con una premessa. Ormai è chiaro per tutti che molte “transazioni” non hanno bisogno delle “relazioni” (acquisti di alcuni prodotti e servizi, richieste di certificati alla PA, pagamenti, ecc.), ma altre ancora sì.

Inoltre le relazioni non sono soltanto un modo per realizzare transazioni ma hanno una ricchezza che consente di innescare altri meccanismi concatenati tra loro: pensiero laterale, empatia, innovazione e altro. 

Quando si parla di esecuzione di una strategia è ancora quindi più importante cercare di allargare la banda della relazione “a distanza”, così da cercare di assimilare, per quanto possibile, quella in presenza. 

D’altronde non si può aspettare che tutto torni come prima, dobbiamo iniziare a lavorare sul futuro, a breve e a lungo termine, nonostante tutto.

Ecco perché un corretto allineamento tra top e down diventa essenziale ed assicura che tutti possano comprendere cosa è o non è importante. È ipotizzabile prendere la decisione di aggiungere i principi per il lavoro a distanza nella mission, identificando, ad esempio, quali sono gli obiettivi e le iniziative su cui concentrarsi per garantire la continuità aziendale con successo.

Un altro punto importante è quello di assicurarsi che la trasparenza sia al centro delle iniziative. A questo scopo si potrebbero sfruttare delle dashboard che indichino l’avanzamento degli obiettivi strategici dell’organizzazione attraverso le attività, in modo che le persone possano essere connesse ai goal ed ai risultati prestabiliti.

Trova nuovi modi per implementare e gestire il tuo piano

Come è logico che sia, il passaggio allo smart working cambia il modo in cui piani e processi vengono gestiti.
In questo periodo, non potrai di certo inseguire la gente tra gli uffici per avere aggiornamenti, le riunioni saranno più complicate da gestire… ma è fondamentale pensare a come poter eseguire i piani e le iniziative a lungo termine.

E qui è necessario essere realisti. I metodi utilizzati in presenza non sono più adeguati, e la strategy execution e la trasformazione dei processi non può continuare a restare in stand-by. 

Bisogna trovare un modo per migliorare le attività relative alla raccolta degli aggiornamenti, al monitoraggio delle iniziative e all’andamento dei progetti correlati.

Tutte quelle organizzazioni che possiamo definire idonee, quelle che riescono a navigare in qualsiasi condizione del mercato, anche nelle più volatili, si distinguono perché sono bravi non solo ad ideare una strategia, ma anche ad eseguirla e massimizzare i risultati.

È necessario adottare un approccio dinamico alla strategy execution, renderla flessibile ai cambiamenti esterni, alle preferenze del cliente e al posizionamento che l’organizzazione vorrebbe intraprendere.

Non bisogna pensare alla strategia solo come ad un documento da creare. Perché questa affermazione?

I documenti, come tutti sappiamo, sono utilizzati raramente, soprattutto quando sono da interpretare e in un momento in cui il lavoro remoto è all’ordine del giorno.

A questo punto, la tecnologia è la chiave. Un software appositamente creato per eseguire i piani strategici, aumenta esponenzialmente la capacità di raggiungere gli obiettivi, anche con un team che lavora da remoto.

Mirko Gubian

Mirko Gubian

Uso il Design Thinking per aiutare i team a concentrarsi sui propri utenti e a trovare il giusto modo per sfruttare le idee.