Siamo sicuri che la risposta sia affermativa. I vantaggi di una collaborazione di questo tipo sono notevoli: immagina progetti e applicazioni che si adattano ai reali obiettivi e flussi aziendali, con una migliore gestione di eventuali modifiche e nuove iniziative.
Ma non fermiamoci: collaborare è essenziale per sopravvivere oggi.
Ecco perchè è chiaro che innescare una collaborazione tra business e dovrebbe essere nelle top priority dei CIO.
Ma nel pratico, nella quotidianità di tutti i giorni, come possiamo innescarla effettivamente?
Uno dei modi che reputiamo più efficaci per incentivare la collaborazione tra business e IT, è quella di creare team di lavoro multifunzionali. Questo tipo di team sono composti da professionisti delle varie business unit coinvolte, compresa l’area IT.
Essi possono durare un periodo specifico di tempo, come qualche mese, e non sono di certo una novità.
Infatti questo tipo di approccio sta divenendo sempre più comune e anche formalizzato: molte organizzazioni,infatti, tendono ad includere i team multifunzionali nell’organigramma. Perchè questo passaggio? In questo modo le organizzazioni si ass
icurano che i dipendenti aventi competenze specifiche siano disponibili quando e dove necessario.
I team multifunzionali stanno avendo talmente successo e risultati positivi, che in alcuni casi stanno diventando permanenti. Questo consente di mantenere un allineamento costante sui progetti più urgenti, riuscendo a mantenere un colloquio periodico e stabile nel tempo.
Ne giova sicuramente l’allineamento, ma anche una maggior trasparenza.
La situazione che abbiamo vissuto negli ultimi due anni, caratterizzata da un evento pandemico imprevedibile, ha innescato un avvento alla digitalizzazione, accelerandola.
Ciò significa che la strategia tecnologica si è dovuta fondere rapidamente con quella funzionale, ed i team multifunzionali hanno fornito un vantaggio reale in tutto questo.
Una volta che sono stati costituiti questi team multifunzionali, è essenziale continuare a valutare, misurare e ottimizzare i processi e gli strumenti che sono stati messi in atto nel corso del tempo. Cosa funziona? Cosa non? Questo approccio continuerà a garantire processi ottimizzati e collaborazione efficace in tutta l’azienda.
Ma citiamo una previsione di tutto rilievo: Gartner crede che i team multifunzionali siano il futuro. Infatti prevede che entro il 2024, il 30% dei team aziendali non avranno più un leader, a causa della natura autodiretta del lavoro. Questo si prospetta che possa rendere i team maggiormente efficienti, riducendo i tempi ed eliminando fastidiosi colli di bottiglia.
C’è un motivo per cui aziende del calibro di Google, Amazon o Netflix abbracciano la collaborazione tra team. Riunire differenti stakeholder con una serie diversificata di competenze, esperienze e background può rendere i progetti migliori a risolvere problematiche e complessità, rendendo più competitiva l’organizzazione che li adotta.
Se ti interessa l’argomento, ti consiglio di guardare lo #SmartBreak con Romeo Scaccabarozzi, Fouder di Axiante, e Gigi Beltrame, in cui hanno parlato di opportunità, rischi e soluzioni dei team eterogenei. Ecco il link.