La maggior parte delle interazioni avviene su canali digitali. Cosa comporta questo per il settore Fashion & Luxury?
Nessuno avrebbe mai potuto prevedere l’intensità della crisi attuale che stiamo vivendo, alcune organizzazioni si sono fatte cogliere più preparate di altre grazie al proprio know how digitale, anche nel settore Fashion & Luxury.L’imperativo attuale è perciò chiaro: rendere il digitale e gli analytics assets fondamentali nella strategia di business.
È necessario iniziare a pianificare come poter emergere (e magari anche influenzare) la prossima normalità in questo settore.
Stiamo assistendo ad un cambiamento su tutti i fronti: abitudini, interazioni e touchpoint, richiesta di velocità e flessibilità… il digitale, unito agli analytics, giocherà un ruolo fondamentale nell’aiutare le organizzazioni in questa situazione.
Anche la riduzione del turismo ha messo a dura prova il segmento della moda di lusso: con una gran parte dei loro clienti che provenivano dall’estero, come dalla Cina, i brand hanno preso un enorme colpo finanziario.
Non dobbiamo però sottovalutare un target in enorme crescita rappresentato dai più giovani (Millennial e Gen Z): oggi sono loro che guidano le tendenze e la crescita delle vendite nel settore luxury.
Questo tipo di consumatori respira il digitale, apprezza esperienze personalizzate ed integrate sia online che offline. Ecco un ulteriore stimolo per puntare ancora di più sul digitale.
Il report di Vogue Business tratta proprio di questa influenza che può cambiare questo segmento nel suo complesso.
Questa evoluzione in corso ha spinto i dati in cima alla lista degli assets essenziali. I brand devono dimostrare ai clienti quello che si aspettano da loro, investendo in nuovi strumenti come quelli di previsione, che possano supportare e rendere maggiormente efficaci i processi.
Intrinsecamente focalizzati sul prodotto invece che sul cliente, diversi brand fashion e luxury erano carenti nel fornire contenuti accattivanti, ed esperienze personalizzate e memorabili. Questo market dovrebbe cogliere l’opportunità del digitale come un’estensione della brand experience e non vederla solo come un e-commerce.
Il valore della Digital Transformation va colto però per l’intera organizzazione, e non solo nei processi relativi alla customer experience.
Un approccio complessivo ed integrato introduce una moltitudine di opportunità di miglioramento nei risultati e nelle performance, aiutando a conseguire gli obiettivi e riducendo eventuali rischi.
Il mettere al centro il cliente ed inserirlo in un contesto digitale, non riguarda infatti solo la comunicazione. Ha diverse implicazioni commerciali, come il prodotto, l’assortimento, il merchandising, l’unificazione dei processi interni attraverso varie aree geografiche.
Innovare il modo in cui si opera per dimostrare maggiore agilità, non solo per essere maggiormente rapidi, ma anche per incentivare la collaborazione tra i diversi country.
Per arrivare alla trasformazione digitale, le aziende del fashion & luxury, dovrebbero innanzitutto valutare la loro maturità rispetto ai dati in loro possesso.
Questa valutazione consentirà loro di determinare l’utilità, l’applicabilità e l’accessibilità delle informazioni per tutti i processi e per il business stesso.
Il consiglio è quello di identificare più casi d’uso, in cui i dati possono guidare l’impatto aziendale e influenzare la trasformazione digitale stessa.
Man mano che questo aspetto cresce, e che le aziende percepiscono l’estremo valore dei dati, si potranno applicare intuizioni chiave e la migliore tecnologia (non fine a se stessa, ma quella più corretta per portare innovazione in un determinato ed unico contesto), così da garantire un’esperienza strategia, supportata da processi interni fluidi ed agili.
Anche in questo approfondimento ci tengo a ribadire l’imprescindibilità di una cultura aziendale interna che supporti la rivoluzione tecnologica.
Migliorare i flussi di operatività, applicando dati e analisi nella definizione della strategia, crea delle condizioni ottimali per garantire il successo di questa trasformazione.
Concludo elencando i 3 principali abilitatori tecnici che possono svolgere un ruolo chiave per il successo di una digital transformation.
1 – Parti con i dati. Costruisci solide basi così da predisporre una compatibilità futura, abbatti i silos, progetta una governance dei dati pragmatica ed incentrata sull’abilitazione del valore aziendale, in modo da garantire così una gran qualità e capillarità delle informazioni.
2 – Pensa al Cloud per sostenere la scalabilità necessaria, e per trarne i vantaggi per le multinazionali, come la condivisione e l’utilizzo dei dati in tutto il mondo, ed esigenze di archiviazione ed elaborazione molto elevate.
3 – Progetta lo stack tecnologico che ti consente di integrare e sviluppare nuove soluzioni in modo rapido, con applicazioni suddivise per microservizi ed utilizzando toolchain DevOps unificati per abilitare l’automazione e ridurre i tempi.
E tu come stai sfruttando il valore della trasformazione digitale? Se vuoi iniziare ad espandere le tue opportunità,non esitare a contattarci.