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Il Master Data Management è più che una semplice pratica aziendale; è diventato un pilastro fondamentale per l’ottimizzazione delle operazioni e la presa di decisioni informate nelle moderne organizzazioni. Tuttavia, implementare una strategia di MDM efficace non è solo una questione di tecnologia, ma richiede una rivoluzione culturale e psicologica all’interno dell’azienda.

Secondo il rapporto Magic Quadrant di Gartner del gennaio 2021 sul MDM, il 69% delle organizzazioni lo adotta per creare efficienze interne e operative. Un MDM ben implementato può ridurre i costi operativi, eliminare la duplicazione dei dati e semplificare la gestione delle informazioni aziendali.

Inoltre, emerge che il 59% delle organizzazioni, utilizza il MDM per migliorare gli esiti dei processi aziendali. Questo riflette l’importanza di avere dati di alta qualità e accurati per prendere decisioni informate e guidare le attività aziendali.

A oggi, molte organizzazioni si trovano in una situazione in cui la gestione dei dati è difficoltosa; anni di accumulo di dati in data warehouse e data lake senza una strategia globale hanno portato a ciò che possiamo definire il “Major Data Mess“. Senza una visione chiara e una governance robusta delle informazioni, le imprese rischiano di affrontare conseguenze disastrose, come se navigassero sul Titanic in attesa dell’iceberg.

Gli sforzi devono essere concentrati su due aspetti fondamentali: architettura dei dati e relativa governance. Solo eccellendo in queste fasi sarà possibile sbloccare il pieno potenziale dei dati aziendali. Eppure, c’è una mancanza allarmante di dati sulle strategie di gestione dei dati stesse. Molti leader aziendali non sono in grado di quantificare quanto stanno investendo in questa area cruciale. Le agenzie di analisi e i centri di pensiero IT sembrano aver abbandonato l’interesse per la gestione dei dati, concentrando invece l’attenzione sulle nuove tendenze.

Una delle sfide principali è la complessità dell’ecosistema dei dati aziendali. 

I dati sono dispersi in molteplici luoghi all’interno dell’azienda, spesso replicati in modo inconsistente, mal classificati e intrappolati in processi aziendali locali. Questa frammentazione e dispersione dei dati non solo ostacola l’accesso e l’analisi efficiente, ma mina anche la fiducia nella loro accuratezza e integrità. Per superare questa problematica, è essenziale perseguire una visione più fluida e integrata, in cui le informazioni siano facilmente accessibili e utilizzabili da tutti i settori aziendali. Creare una singola fonte di verità, una fonte autorevole e affidabile, diventa quindi imperativo.

Solo attraverso la creazione di questa unica fonte di verità, dove i dati sono accurati, coerenti e aggiornati in tempo reale, le organizzazioni possono sperare di sfruttare appieno il potenziale delle tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale. Senza una gestione efficace dei dati e una chiara governance, il rischio è che tali tecnologie non possano fornire i benefici attesi, limitando così il progresso e l’innovazione aziendale.