Skip to main content
Quando si parla di workforce planning nel retail, si è coscienti che si è di fronte a una realtà unica: è un mix di full-time, part-time, stagionale e anche occasionale. Senza dimenticarsi dei dipendenti che sono presenti nella sede centrale e si occupano di amministrazione, marketing, acquisti, gestione fornitori, risorse umane e assistenza clienti.

Questo significa che la gestione e la pianificazione delle risorse è davvero complessa.

I retailer, come tutte le organizzazioni che vogliono emergere sulla concorrenza, cercano di creare modelli di business agili e per farlo sono coscienti di aver necessità di una gestione del personale altrettanto elastica.

E qui inizia la salita. Il workforce planning è da sempre una delle più grandi sfide per i retailer. Come saprai, non è di certo uno scherzo riuscire a trovare il giusto equilibrio in questa area, tenendo conto dei dati di vendita, dei consumatori, delle visite a seconda del tempo e del giorno della settimana, delle previsioni sui ricavi, sulle promozioni… il personale non può di certo essere sovraccaricato, ma nel contempo è necessario soddisfare le esigenze dei clienti.

Ecco che entra in gioco il workforce planning

Avere un efficiente workforce planning significa riuscire a bilanciare le esigenze dei dipendenti con quelle di business. Ma non solo. I player di mercato riescono a trovare un work life balance, equilibrando le efficienze lavorative, i costi e i margini, tenendo come punto centrale l’esperienza del consumatore. 

A questo punto possiamo dirlo ad alta voce: una buona pianificazione delle risorse è essenziale per un retailer. Dovendo sottostare a regolamenti quali salute e sicurezza, ma anche a turni aggiuntivi, formazione, malattie, ferie, dettagli dei vari contratti, genera diverse brighe per il dipartimento HR. Questo soprattutto perché fare errori significa anche aumentare i costi e avere impatti diretti sulla fidelizzazione dello stesso personale.

Un buon piano di workforce tiene conto delle varie sfumature che colorano il panorama del retailer e i dettagli che sono necessari per soddisfare le necessità da entrambe le direzioni. Inoltre può portare a galla eventuali lacune in termini di personale, competenze e formazione.

Significa inoltre che un retailer è in grado di fare di più con meno.

Ma come farlo? Per fare un workforce in modo efficiente e di valore, bisognerebbe evitare fogli di calcolo complessi e comunicazioni scadenti, a favore di una soluzione digitale che permetta di allineare il personale in tempo reale, offrendo l’accesso ai dati anche ai dipendenti che sono abilitati. Questo aumenta il livello di trasparenza e semplicità nella gestione dei cambi turno e nelle modifiche, e permette di adattarsi alle situazioni senza intoppi.

Secondo Bain & Company, l’ottimizzazione della forza lavoro e la pianificazione del personale è uno dei punti focali delle organizzazioni di oggi. Consente, infatti, di far fronte alla volatilità della domanda e reagire ai volumi variabili dei consumatori. Inoltre le ore improduttive possono essere ridotte al minimo, e i dipendenti con le qualifiche incrociate possono aumentare la capacità di risposta oltre al proprio dipartimento.

Ricorda: la creazione di una struttura del personale che sia basata su equilibrio, flessibilità e resilienza, permette di arrivare al successo.