Ma è così semplice?
Le organizzazioni che hanno deciso di approcciare questa sfida necessaria, stanno diventando più agili, in quanto hanno iniziato a ragionare, a guardare allargando la propria prospettiva verso tutti i processi.
Possiamo leggere su un sondaggio di IDG, “2022 Role & Influence of the Technology Decision-Maker”, i budget per l’IT dovrebbero aumentare (51%) o rimanere stabili (39%) per i prossimi 12 mesi, ed il software vedrà una maggiore allocazione di questo.
Questo significa che la trasformazione digitale è una freccia fondamentale nella faretra del potenziamento aziendale.
Come possiamo arrivare ad attivare il pieno potenziale dell’innovazione?
Primo step: coinvolgere l’intera azienda nella trasformazione digitale. Spesso accade che i dipendenti arranchino nell’’automatizzare i propri flussi lavorativi, nonostante ne abbiano a disposizione i mezzi. Una delle principali cause deriva dal fatto che spesso gli stakeholder principali non sono coinvolti nel cambiamento. È importante, per ovviare a questa situazione, che tutti siano abilitati nel fare la propria parte e che questo avvenga in un ambiente condiviso, e non in silos disconnessi.
Ora che abbiamo dato spazio alla questione di mentalità, focalizziamoci sull’importanza di avere gli strumenti giusti per attivare il potenziale del business.
Gli utenti sono felici quando un tool è in grado di supportare i loro sforzi. Una delle chiavi, secondo diverse ricerche, è la facilità di apprendimento. Naturalmente da non sottovalutare anche la compatibilità ed integrazione con i sistemi esistenti, così da poter reperire tutte le informazioni utili e necessarie in modo rapido.
Quando viene introdotta una soluzione digitale che è in grado realmente di creare valore per l’organizzazione, aggiunge fiducia in esse (e di riflesso nell’azienda). Ecco perché è importante non scegliere o progettare/realizzare una soluzione tecnologica solo fine a sé stessa, ma cercando prima di navigare all’interno del mare dei processi interni e capire quale potrebbe essere la modalità migliore per trovare la rotta.
Può sembrare banale, o già detto e stradetto, ma ci tengo a sottolineare che per sfruttare il potenziale dell’innovazione è importante fare un percorso di “buy-in” interno all’organizzazione stessa.
È importante che sia coinvolto anche il vertice, e che si cali nei panni delle proprie persone. Infatti se non sai come le risorse utilizzano gli strumenti a loro disposizione, non riesci a capire come innovare, migliorare e poi a misurare il successo dell’implementazione.
L’innovazione è un obiettivo per tutte le organizzazioni e qui non ci piove.
Ma per arrivare a questo traguardo è necessario partire dalla cultura aziendale e da una solida base per trasformare i processi, tenendo sempre a mente gli obiettivi di business, e dotando le persone dei giusti strumenti in grado di offrire un maggior vantaggio competitivo in un panorama in continua evoluzione. Ho utilizzato il termine traguardo, ma forse sarebbe più opportuno parlare di percorso, in quanto l’innovazione sarà sempre un costante tassello per tutti quelli che vogliono crescere ed emergere.
E tu? Sai come sfruttare il potenziale dell’innovazione?
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