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In una realtà volatile ed in continua evoluzione, è necessario imparare ad agire velocemente, adattarsi rapidamente ai cambiamenti e riuscire a comprendere i propri clienti e ad anticipare le loro esigenze.

Questo permetterà di innescare una crescita e prosperare in futuro. Non basta recepire il messaggio dell’ambiente in trasformazione, è necessario riuscire a comprendere le implicazioni che queste avranno nel futuro, come il prossimo mese o il prossimo anno.

Secondo una ricerca di McKinsey, le aziende che sono in grado di sfruttare a pieno il potenziale dei propri dati hanno possibilità ben 23 volte maggiori di acquisire nuovi clienti e 19 volte maggiori di ottenere una redditività superiore alla media.

Questo non deve essere fonte di preoccupazione perché gestire ed elaborare i dati non deve per forza essere un processo complicato o costoso per cui non devi accontentarti di lavorare con dati scadenti e non aggiornati. 

Come abbiamo anticipato, le organizzazioni non devono solo reagire ai continui cambiamenti, ma anche capire come anticipare le sfide future per avere successo. Ma da dove iniziare? Naturalmente questo percorso deve essere tracciato partendo dai dati che sono una risorsa fondamentale per la propria azienda. 

Purtroppo, e non è un dato che ci sorprende, da un’altra ricerca emerge che due aziende su tre non sono riuscite a creare un ecosistema data driven. Questo è un fatto preoccupante: le organizzazioni non possono permettersi questo tipo di realtà. Il mondo cambia in modo repentino e radicale, e si devono fare scelte ed investimenti giusti per affrontare al meglio il futuro. Infatti, integrando al meglio il patrimonio informativo, esso è in grado di accelerare la maggior parte delle strategie di business, migliorando i processi e permettendo alle persone di prendere decisioni efficaci.

Quando vogliamo definire una Data Strategy è fondamentale definire gli obiettivi aziendali, ordinarli per priorità e procedere a ritroso per stabilire quali siano i dati (e le relative fonti) necessari per raggiungerli. Capirai quindi quanto sia fondamentale individuare le sorgenti che contengono i dati utili per risolvere una determinata sfida e poi integrarle nei sistemi di analisi utilizzati. 

Abbiamo fatto un sondaggio tra i nostri clienti, ed è emerso che per il 94% dei responsabili delle operations questo sia un fattore determinante per il successo. 

Anziché creare una vera data strategy, molte organizzazioni si improvvisano tra metodi tradizionali come la scrittura di codice o che integrano una singola sorgente con una singola destinazione. Questi approcci non sono più sostenibili e non portano i risultati desiderati. Anche se questo tipo di approccio può rispondere a esigenze molto specifiche, sicuramente non consente di utilizzare e sfruttare il pieno valore dei dati. Nonostante questo richieda  processi lunghi e costosi, le aziende non riusciranno ad accedere alle informazioni con la velocità necessaria per essere reattive al cambiamento. 

Ecco perchè avere semplicemente dei dati non basta più: è necessario combinare una completa integrazione delle numerose fonti, assicurare la qualità e integrità per ottenere i benefici necessari su larga scala.

Vincenzo Quarta

Vincenzo Quarta

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