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Stiamo vivendo in un mondo sempre più digitale ed iperconnesso, in grado di migliorare le prospettive di business, gli standard di vita, i servizi e di innescare un’ evoluzione verso un mondo più intelligente. 

E’ proprio questo il motivo per cui i software che stanno dietro a tutto questo e che lo rendono possibile, devono essere a prova di errore. Ecco perché dedicare la giusta attenzione alla fase di testing di un software non è solo d’obbligo, ma è imprescindibile.

Il test garantisce infatti che tutto funzioni in modo adeguato e che l’esperienza dell’utente sia di alto livello.

Ma quali sono i principali motivi per cui si dovrebbe fare attenzione alla fase di testing?

Partiamo dalla sicurezza: punto chiave e non scontato. La sicurezza è una parte cruciale del testing, in un’applicazione distribuita la sicurezza è la ragione principale per cui le persone considereranno la soluzione affidabile.

Un altro punto da portare alla luce è sicuramente quello relativo alla qualità: per garantire che un software sia adatto e funzionale è necessario che segua fedelmente i requisiti prestabiliti, così che faccia emergere il valore promesso. 

Anche la compatibilità cross dispositivo e sistema operativo sono fattori che inficiano sulla percezione della qualità. 

Assicurare un’esperienza utente perfetta, è per cui un altro punto da cui passiamo in questo nostro percorso. Per offrire una soluzione che sia soddisfacente per l’utente il sistema deve essere adeguatamente disegnato, sviluppato e testato. 

Quando un’applicazione ha, ad esempio, basse performance, diminuisce drasticamente la reputazione che ha sul mercato o sull’ambiente interno di lavoro. Gli utenti potrebbero smettere di usare quella soluzione, e/o addirittura potrebbero perdere la fiducia nell’azienda che offre tali servizi/prodotti.

Ecco perché l’imperativo è “testare, testare, testare” prima del lancio una soluzione. Ma non basta farlo solo in quel momento: i test devono essere continui anche dopo la messa in produzione, in modo da garantire che le prestazioni restino sempre alte.

Ora pensiamo anche all’aspetto più terra a terra, quello economico. Se un bug viene trovato in una fase iniziale, la correzione dello stesso non costa molto. Per questo si deve seguire la filosofia di progettazione fail fast, non è solo una teoria da tecnici è un metodo che se applicato porta vantaggi economici. 

Per avere un processo di sviluppo agile e fluido, è necessario che i tester e il team di sviluppo lavorino parallelamente, così da accelerare il processo di creazione ed ottenere il massimo del valore da entrambe le attività.

Ecco perché chi adotta un processo Agile nello sviluppo fa continuous testing. Cosa significa? In questo caso il test automatizzato viene eseguito ad ogni iterazione di sviluppo. 

Anche il design va “testato”  questo succede facendo lavorare simultaneamente chi fa l’analisi, chi prototipa, chi sviluppo, chi testa con l’utente finale. In questo modo è possibile anticipare i problemi facendo vedere le funzionalità effettive del prodotto finale e non una semplice demo. E non solo: c’è la concreta possibilità di definire un release plan realistico e affidabile: tutte le interruzioni o i ritardi possono essere gestiti tempestivamente.

Concludo sottolineando ancora una volta l’importanza della fase test nello sviluppo software: deve essere un processo completo, il più possibile automatizzato ed in grado di garantire la qualità della soluzione sotto tutti gli aspetti sia funzionali che economici.

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Mirko Gubian

Mirko Gubian

Uso il Design Thinking per aiutare i team a concentrarsi sui propri utenti e a trovare il giusto modo per sfruttare le idee.