Avere a disposizione dei dati finanziari di qualità è da considerarsi una delle sfide primarie che l’area finance deve affrontare, in quanto sono necessari alti livelli di visibilità e agilità.
Negli ultimi anni Dresner Advisory Services ha pubblicato una serie di studi di mercati sull’EPM, e nel 2021 ha deciso di ampliare questa ricerca includendo i requisiti di mercato e le capacità dei fornitori di consolidamento finanziario e reporting.
Secondo questo rapporto, l’80% degli intervistati considera il consolidamento finanziario molto importante. Ma non solo: il 59% di loro valuta questa capacità come critica, in quanto un processo molto complesso.
D’altronde oggi, molti processi di consolidamento sono obsoleti, sono scollegati dalla pianificazione, dal reporting e richiedono una quantità smisurata di tempo, impedendo perciò ai team finanziari di fornire la rapidità e l’accuratezza nel dettaglio delle informazioni fondamentali per soddisfare le crescenti aspettative strategiche.
Ecco perché possiamo affermare che nel 2022 la modernizzazione e la digitalizzazione del consolidamento saranno una priorità per le organizzazioni. Da sottolineare che però tutta questa trasformazione la si debba affrontare con un approccio adeguato, per fornire un valore reale.
Cambiare è necessario, ma affrontare questo cambiamento non è sicuramente semplice. Perchè?
Molte iniziative che mirano ad evolvere il consolidamento puntano ad un paio di punti critici, il che significa che saranno implementati giusto uno o due migliorie. Oppure qualcuna in più, ma i processi di chiusura non avranno una continuità o un’efficienza tale da garantire una visione unica della verità.
Questo è un punto di snodo fondamentale: per unire finanza, pianificazione strategica e gestione operativa, è necessario avere una visione completa.
Con l’aumento della complessità dei dati, l’automazione consentirà al CFO e al suo team di ripensare e migliorare realmente al modo in cui lavorano, dedicando sempre meno tempo e risorse ai lavori ripetitivi e complessi come il consolidamento finanziario. Saranno così liberi di guidare l’organizzazione, gestendo dati e fornendo una base utile per affrontare una serie di scelte ad esempio relative al nuovo lancio di un prodotto/servizio, o a come gestire eventuali inefficienze o come segmentare ulteriormente i clienti. Quando l’automatizzazione è stata introdotta con successo e la qualità dei dati è stata garantita, ecco che è possibile ottenere una panoramica accurata della situazione.
È importante perciò dotarsi di una piattaforma di intelligence finance che consenta alle informazioni di arrivare ai giusti stakeholder in modo rapido e preciso.
Prova ad immaginare che i tuoi stakeholder inizino a lavorare senza vincoli del tuo strumento di reporting finanziario legacy. Utopia?
Noi diciamo di no. In un ambiente dinamico come quello di oggi, avere a disposizione dati aggiornati è fondamentale.
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