Dagli assortimenti alla customer experience
le tecnologie digitali per ottimizzare l’efficacia del mix di prodotti e degli spazi allocati alle categorie.
27 maggio ore 10.00
In un contesto in cui i comportamenti d’acquisto sono sempre più frammentati e la fedeltà del cliente è in calo, la customer experience è diventata un terreno strategico nel retail fisico.
Oggi, layout, assortimenti e scelte di spazio non possono più essere gestiti come decisioni isolate: devono essere integrate in un processo continuo, adattivo, in grado di rispondere velocemente alle esigenze reali dei clienti.
Ti sei mai chiesto…
- Come posso ripensare i miei punti vendita con rapidità, senza bloccare mesi di lavoro in mockup, test in store o scelte difficili da ribaltare?
- Come posso riportare il cliente nel negozio fisico, oggi che è disabituato all’acquisto in presenza, poco fedele, sempre più esigente?
- Come gestire la tensione tra l’industria di marca e le private label, in un ecosistema dove visibilità, marginalità e posizionamento si giocano centimetro per centimetro sullo scaffale?
- Come posso adattarmi a una customer base sempre più frammentata, in cui la “buying persona” non è più un profilo statico ma una variabile continua?
- E soprattutto: come posso decidere in fretta, senza sbagliare, in un contesto in cui ciò che funziona oggi potrebbe non funzionare più tra sei mesi?
Per anni, nel retail fisico, stabilità ha significato efficienza.
Il layout restava invariato per stagioni intere. L’assortimento cambiava per cluster, ma secondo logiche prevedibili. Le leve industriali e commerciali si adattavano al formato, non il contrario.
Oggi, tutto questo è cambiato.
I consumatori non seguono più pattern stabili.
I brand spingono ogni mese su nuove priorità. Le private label avanzano, ma la loro efficacia dipende da contesti iperlocali.
E il negozio — che dovrebbe essere il terminale reattivo di questo ecosistema — spesso resta vincolato a logiche lente, a processi sequenziali, a silos che non comunicano.
Il punto vendita è diventato instabile. Ma forse, è proprio questa la sua nuova forza.
Il webinar partirà proprio da qui. Da casi reali, strumenti digitali e modelli operativi che permettono alle insegne di affrontare la complessità senza cercare la perfezione, ma cercando la velocità di adattamento. Perché il punto vendita, oggi, non è un progetto. È un processo.
Cosa vedremo?
- Gestione assortimentale, allocazione degli spazi, massimizzazione dell’esperienza del consumatore: si può pensare come un unico processo strutturato?
- Sinergia tra le diverse funzioni coinvolte: Si può realizzare?
- Esempi di approccio digitale per la gestione di cambiamenti e modifiche frequenti a diversi livelli del processo di revisione punto vendita
- Quali approcci e tecnologie possono supportare decisioni rapide e condivise, sia a livello di operatività punto vendita che con un impatto concreto sull’esperienza in-store del cliente?
Perché partecipare?
- Per toccare con mano come, oggi, pensare e lavorare in parallelo sul binomio assortimento/spazio, possa diventare una leva concreta per un’esperienza d’acquisto più efficace e personalizzata.
- Per sfruttare la simulazione 3D per velocizzare notevolmente le interazioni tra Category, Marketing e Engineering, quando internamente si è deciso di metter mano ai propri punti vendita.
- Per arrivare a fare un confronto tra gli strumenti che, al presente, si hanno a disposizione e quello che potrebbe essere lo stato dell’arte nel prossimo futuro.
- Per ricostruire quel livello di attrattività e unicità del punto vendita, minato nel tempo da standardizzazioni e multicanalità.