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Selezionare l’assortimento è un’attività fondamentale, in quanto permette di selezionare il giusto mix di prodotti da posizionare sugli scaffali. In quanto retailer, dovresti far in modo di monitorare con costanza le preferenze dei clienti e assicurarti che queste siano allineate con i processi aziendali. Questo perché creare un assortimento errato può causare non pochi danni: clienti scontenti, reputation del brand minata e calo delle vendite.

Ma come creare un assortimento perfetto?

In questo breve articolo troverai le principali domande che potresti porti nel momento in cui inizi a selezionare i prodotti per il tuo assortimento.

Dati e analisi: li stai utilizzando?  

Hai l’obiettivo di far trovare ai tuoi clienti i prodotti che desiderano sullo scaffale, offrendogli la miglior esperienza d’acquisto? Come per ogni tipo di business, non puoi fare a meno dei dati, in cui in quest’area giocano un ruolo fondamentale. Un esempio tangibile? I dati permettono di analizzare e verificare quale sia l’effettivo rendimento di un prodotto, così da potergli assegnare il giusto spazio e numero di facing. Un’altra ipotesi è quella di analizzare i dati delle carte fedeltà e degli acquisti che vengono fatti: questo aiuta a capire il comportamento dei clienti così da creare un buon mix assortimentale. 

Hai una strategia di pianificazione dell’assortimento?

Non ci stancheremo mai di ripeterlo: la strategia ha un ruolo primario, soprattutto quando si parla di assortimento e categorie. Una volta che avrai definito una strategia, potrai mettere sul tavolo e selezionare tutte le tattiche di visual merchandising che meglio si prestano alla sua realizzazione e che possono riuscire a soddisfare le esigenze del consumatore. Un consiglio è di sceglierle anche in base all’albero decisionale del consumatore (consumer decision tree – CDT, ovvero il processo di pensiero di un acquirente nella scelta di un prodotto), pensando anche alla relativa gerarchia. Facciamo un esempio: quando un brand è molto diffuso nelle scelte delle merendine per la prima colazione, dovresti considerare il blocco del marchio come aspetto principale, e poi ordinare per dimensioni e varianti. 

Hai preso in considerazione il clustering?

Hai raggruppato i tuoi negozi per similitudini o per demografia? Questo è un aspetto essenziale per scegliere il mix migliore. Non si può infatti pensare di eseguire la stessa strategia su tutti i punti vendita, senza tener conto delle differenze che li caratterizzano. Gli store, sia a livello di dimensioni che di formato del negozio, ma anche a livello di posizione geografica, hanno dei precisi attributi che, analizzati e prese in considerazione, ti consentono di creare un identikit tipo del cliente che frequenta un cluster (quindi un gruppo di punti vendita) e quindi offrire l’assortimento ideale per lui. 

Hai considerato gli obiettivi finanziari e la stagionalità?

Oltre a soddisfare le esigenze dei consumatori, devi selezionare anche un assortimento di prodotti che ti offra un alto margine, soprattutto in base alla stagionalità. Questo aumenterà le conversioni di vendita e i tuoi consumatori beneficeranno del risultato. 

Conclusione

La pianificazione dell’assortimento aiuta a garantire che i prodotti siano posizionati nei punti vendita giusti, nella giusta posizione e nel giusto numero di facing, così da soddisfare le necessità dei clienti. Una mossa sbagliata può creare disorientamento e frustrazione nell’acquirente. 

Ecco perché scegliere lo strumento adatto, che ti consenta poi anche di ottimizzare l’assortimento in continuo, ti aiuta ad aumentare la redditività e la fidelizzazione del cliente.