I prezzi dinamici sono uno degli argomenti in voga in questo momento, e grazie all’introduzione della digitalizzazione, le aziende hanno l’opportunità di essere reattive con la gestione del pricing.
Ma questa gestione non è solo basata sulla tecnologia, richiede infatti una strategia chiara e precisa.
L’introduzione dei prezzi dinamici non è nuova, risale agli anni ’70, ed al momento è ampiamente utilizzata da hotel, compagnie aeree e tour operator.
Prendendo spunto dal settore viaggi, molte aziende al di fuori di questo settore hanno iniziato ad utilizzare questa logica, come ad esempio i principali rivenditori online quali Amazon.
E’ importante precisare che l’utilizzo del dynamic pricing non si limita al solo ambiente online: molte aziende costruttrici o che gestiscono centri commerciali si stanno rivoluzionando, trovando nuovi modi di capire la
disponibilità dei clienti a pagare.
Questo spostamento è possibile grazie alla digitalizzazione delle informazioni: i dati sono disponibili e pronti, e con l’aumento di nuove tecnologie, come ad esempio i cartellini dei prezzi elettronici, è molto più facile gestire i prezzi in modo efficace.
Cosa succede oggi?
Ora le aziende hanno la possibilità di conoscere meglio il proprio target e segmentarlo in base alla logica del prezzo, tenendo conto di variabili di mercato, quali domanda e offerta, tempistica e deperibilità.
Il potenziale del dynamic pricing è incredibile. Le organizzazioni hanno nuove modalità per massimizzare i guadagni, ridurre gli sprechi e bilanciare domanda e offerta.
Tuttavia, i prezzi dinamici non sono adatti a tutti i consumatori e a tutte le situazioni. Se utilizzati nel modo errato, potrebbero anche arrivare a distruggere la reputation del Brand.
Ecco qui seguito una guida con 9 tips affinché il dynamic pricing possa arrivare al successo.
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